Muqarnas #13
Microsoft vs. The World, il disordine che fa bene e i soliti INs e OUTs annuali.
Vi sono mancato?! Beh, a me è mancato scrivere, questo è sicuro. Purtroppo ho avuto un paio di settimane turbolente e la vera vittima è sta questa newsletter. Ma non temete è stato un caso.
Dal prossimo numero, il primo dell’anno nuovo ci saranno un paio di novità, tra queste, la nuova pagina Instagram dove tratterò in maniera più verticale alcuni argomenti più specifici in modo da darvi qualcosa anche nei giorni tra un numero e l’altro.
🗞️ News
Da qualche anno Microsoft sta concentrando le sue forze sul tema del design inclusivo, per esempio l’Xbox Adaptive Controller o come la campagna andata in onda al Super Bowl 2019. Ma oggi la casa di Redmond si è superata, convertendo una semplice sala relax in un vero e proprio laboratorio per la progettazione inclusiva.
Tutti vi ricordate dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft? Se sì, vi ricorderete anche di tutti i problemi che Sony e l’FTC stanno muovendo nei confronti della casa di Redmond. Per questo motivo Microsoft sta pensando di abbandonare la barca e puntare ad altre acquisizioni… Tipo Netflix!
Se sei un designer hai passato ore a cercare e imparare metodologie diverse, una dopo l’altra. Ma immagina che metodo utilizzi ora e pensa a come ci sei arrivato.
Rimanendo in tema di design, i progettisti fanno spesso parte di gruppi sempre più variegati e avere un vocabolario comprensibile a tutto il team è fondamentale.
Ninja Marketing fa una rassegna dei brand che quest’anno si sono dati una bella rinfrescata, tra questi troviamo Toblerone (CASO STUDIO ASSOLUTO), Barilla che cambia logo e pack e il leggero ma efficace refresh di Instagram.
Andiamo negli Stati Uniti e parliamo della grande mela, dove il sindaco Adams vuole riprogettare la famosa (e costosa) 5th Avenue, per espandere la zona ciclabile e pedonabile, concentrandosi sulla vita dei pedoni. L’idea è ambiziosa e punta a cambiare una delle vie più redditizie del mondo, sicuramente è una mossa importate e forse anche noi europei dovremmo prendere d’esempio.
Se seguissimo l’esempio Newyorkese, anche la vita dei ciclisti italiani (e non solo) sarebbe migliore. Purtroppo fare piste ciclabili non sembra bastare per risolvere il problema.
La strada occupa circa l’80 per cento dello spazio aperto accessibile delle città, e finisce per essere dedicata quasi solo alle automobili, che mediamente sono per la maggior parte del tempo vuote e ferme.
L’eternità digitale sta arrivando e forse dovremmo cominciare a stare più attenti alla nostra vita digitale.
Da settimane parliamo di AI che fanno rubano dati, rubano l’arte e che forse ci ruberanno il lavoro. Su questo ho un parere un po’ più netto: no, non credo che le macchine ruberanno il nostro lavoro. Il lavoro non è mai mancato e credo che non lo farà mai, perché semplicemente le macchine faranno quello che noi non vogliamo o non possiamo più fare. Spesso penso a mia nonna che mi racconta di quando il lattaio passava con la mucca e portava il latte ogni giorno, perché non avendo il frigorifero si doveva consumare in giornata, io non penso che mia nonna scambierebbe del latte fresco con il frigorifero.
Se volete approfondire vi consiglio un libro che ho portato su questa newsletter qualche settimana fa: Humanless - L’algoritmo egoista di Massimo Chiriatti.
Rimaniamo sulle IA chiedendoci se le Intelligenze Artificiali hanno davvero bisogno di un etica. Da una parte c’è il rischio che piattaforme come ChatGPT possano essere usate in modo scorretto, dall’altro lato, usare dei parametri critici troppo limitanti potrebbe risultare restrittivo per l’algoritmo.
E’ scontato che gli smartphone possiedono delle camere incredibili, e già più di un’artista ha dimostrato le possibilità di questi dispositivi. Ma Jessica Yu-Li Henwic (Glass Onion: Knives Out; Matrix: Resurrection) ha dimostrato le complessità dietro l’utilizzo dello smartphone al posto di una camera professionale, ma soprattutto lo stigma che c’è dietro questo strumento. Il film che è venuto fuori appare interessante e dichiara apertamente che creare contenuti e totalmente alla portata di tutti.
P.S. No, non ha usato un iPhone.
Glossy ha analizzato il 2022 e fa un check dei trend che domineranno il 2023. Probabilmente vedremo sparire cose come il minimalismo, le that girl e
i life-style brand.
Bellissimo pezzo del The Atlantic che parla del disordine, e ne parla benissimo.
Come Burt Solomon (autore dell’articolo), trovo che il disordine non sia sempre una cosa negativa, il più delle volte ho trovato l’idea giusta in mezzo alla confusione di libri, tazze di te, action figures, fumetti, matite-penne-gomme, pad di ogni genere di console e una montagna di post-it. Credo di essere il più grande incubo
di Marie Kondo.
Il Covid nel 2022
Abbiamo appresso delle nuove abitudini che hanno rimodellato il nostro modo di fare, ma alcuni ambienti ne stanno pagando un caro prezzo.
Mi sa che la guerra del “Work from Anywhere” è solo all’inizio.
🧠 Cibo per la mente
Libro
To:ky:oo - Liam Wong
Tokyo è bella, ma in questo libro è meravigliosa.Libro
Epic - Antonio “Itomi” Moro
Seguo Itomi da tempo e questo libro è un concentrato di esperienze, aneddoti e storie che ogni nerd amerà.Libro
Mascot: Mascots in Contemporary Graphic Design
Un libro che celebra il largo uso delle mascotte nel design grafico.